Castello Svevo

L'edificio difensivo più rappresentativo della costa molisana.

Il Castello Svevo è situato all’ingresso del Borgo Antico di Termoli ed è l’edificio difensivo più rappresentativo dell’intera costa molisana. Fu costruito intorno al XIII secolo, interamente in pietra calcarea e arenaria, con la funzione di assicurare una difesa sia dal mare che dalla terraferma. Il Castello era difeso da una robusta cinta muraria nella quale erano inserite le torri cilindriche. Perfettamente conservato è il tratto di mura che anticipa l’arcata di ingresso al borgo. Durante la dominazione longobarda, gli abitanti dei piccoli feudi esistenti sul territorio, dato il numero sempre maggiore di aggressioni provenienti dal mare, si rifugiarono sul piccolo promontorio e costruirono un recinto fortificato. La definizione di Svevo pare sia stata attribuita in seguito alla ristrutturazione e fortificazione voluta da Federico II di Svevia che, coltivando il sogno di riunire la Germania e l’Italia sotto lo stesso dominio, progettò un programma militare per trasformare le fortificazioni normanne in torri di avvistamento e di segnalazione. Termoli partecipò a questa fase di riorganizzazione militare in quanto possedeva, già nel 1239, un antico Castrum (accampamento) citato in una lettera di Federico II, nel quale si permetteva ai termolesi di tenere un mercato settimanale. Successivamente, il terremoto del 1456 causò al Castello Svevo notevoli danni, tali che Ferdinando I d’Aragona ne dovette prevedere la ricostruzione. Molto a cuore ai termolesi è l’aneddoto della A mazz du’ Castill. Modo di dire per identificare tutt’oggi il Castello come un punto di incontro e di riferimento della città: ci vediamo sotto a mazz du’ Castill. Derivante dall’omonima poesia di Raffaello D’Andrea, la mazza del castello identifica l’asta che sorregge le campane dell’orologio: Quande nu termelese stäe luntäene,/ sempe penze a ‘sta mazze du’ castille/ che ja recorde quande guajjengille/ senäeve da ‘lla ssòpe ‘na campäene (Quando un termolese sta lontano, pensa sempre a questa mazza del castello che gli ricorda, quando da ragazzino, sentiva suonare da lassù una campana). Nel 1909, fu costruita in cima al Castello una torretta sovrapposta per ospitare la stazione semaforica della Regia Marina, ereditata nel dopoguerra dall’Arma Azzurra.

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